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NEW YORK NEW YORK. Arte Italiana: la riscoperta dell’America

Dal 13 aprile al 17 settembre 2017 sarà aperta al pubblico la mostra NEW YORK NEW YORK. Arte Italiana: la riscoperta dell’America, a cura di Francesco Tedeschi con Francesca Pola e Federica Boragina, promossa dal Comune di Milano – Cultura, Museo del Novecento e Intesa Sanpaolo – Gallerie d’Italia, in collaborazione con la casa editrice Electa.

La mostra presenterà attraverso le loro opere, le storie degli artisti italiani che hanno viaggiato, soggiornato, lavorato, esposto negli Stati Uniti, e in particolare a New York, o solo immaginato il nuovo mondo, tutti alla ricerca di uno spirito più libero e di modelli differenti rispetto alla vecchia Europa.

Il percorso espositivo si snoderà tra le due sedi museali, comprendendo circa 150 opere: negli spazi del Museo del Novecento verrà restituito l’immaginario americano e, in particolar modo, il rapporto intenso con la città di New York così come percepito dagli artisti italiani, con opere di Afro, Paolo Baratella, Corrado Cagli, Pietro Consagra, Giorgio De Chirico, Fortunato Depero, Tano Festa, Lucio Fontana, Emilio Isgrò, Sergio Lombardo, Titina Maselli, Costantino Nivola, Gastone Novelli, Vinicio Paladini, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Alberto Savinio, Toti Scialoja, Tancredi, Giulio Turcato. Una sezione a sé sarà dedicata all’opera fotografica di Ugo Mulas in relazione a New York e agli artisti statunitensi.

Si proseguirà poi alle Gallerie d’Italia dove si potranno ripercorrere le mostre organizzate negli Stati Uniti che hanno avuto come protagonisti gli artisti italiani. A partire dalla mostra “XX Century Italian Art”, tenutasi nel 1949 al Museum of Modern Art di New York, saranno presentati nelle sale della sede di Piazza Scala alcuni capolavori di artisti quali Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà e Giorgio Morandi per poi proseguire con opere di autori degli anni Cinquanta e Sessanta.

Scrive il curatore Francesco Tedeschi: “[La mostra si fonda] su una serie di fatti, incontri e occasioni che hanno dato all’arte italiana del Novecento l’opportunità di conseguire un’attenzione e una presenza internazionale utile a collocarla in posizione preminente nell’ambito della stessa idea di modernità.” Una centralità raggiunta “tramite una serie di legami di diverso genere con gli Stati Uniti d’America, e in particolare con l’ambiente e la città di New York, che diventa, non solo simbolicamente, il centro della cultura artistica del Novecento, a partire dagli anni dell’immediato secondo dopoguerra. Vengono però qui considerati anche episodi precedenti, che hanno contribuito a preparare il terreno per vicende che si sono chiaramente manifestate in seguito, anche per le diverse maturazioni delle situazioni storiche attraversate dai due paesi.”

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