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Pasolini a Matera

Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo cinquant’anni dopo, a cura di Marta Ragozzino, Giuseppe Appella, Ermanno Taviani, Paride Leporace

Tra “Gruppo 63” e “Gruppo uno”: nuove tecniche d’immagine. Sculture di Gastone Novelli, Achille Perilli, Toti Scialoja, Nicola Carrino, Nato Frascà, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini

Fino al 9 novembre 2014 il Museo nazionale d’arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi a Matera ospita la mostra Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo cinquant’anni dopo. Nuove tecniche di immagine: arte, cinema, fotografia, curata da Marta Ragozzino, Soprintendente BSAE per la Basilicata e Giuseppe Appella, Direttore del MUSMA, con Ermanno Taviani, Professore di Storia Contemporanea all’Università di Catania e la collaborazione di Paride Leporace, Direttore della Lucana Film Commission. Un’appendice della mostra presso il MUSMA-Museo della scultura contemporanea, Matera.

Obiettivo della mostra  è mettere a fuoco, in maniera particolarmente approfondita e grazie a una narrazione originale, la genesi del capolavoro pasoliniano e il rapporto del regista con la città di Matera, che nell’estate del 1964, sotto un sole ‘ferocemente antico’, divenne Gerusalemme.

L’occasione è preziosa per rileggere, attraverso la scelta di Pasolini e la vicenda del set principale nella città dei Sassi, un momento importante nella storia di Matera, negli anni della ‘vergogna nazionale’, dello svuotamento e abbandono degli antichi rioni, la cui popolazione venne trasferita nei nuovi quartieri della città ‘laboratorio’.

La mostra, divisa in sei sezioni, racconta la storia e i luoghi del Vangelo in relazione al clima culturale e artistico lucano e italiano di quegli anni.

Si è inteso ricostruire il doppio contesto del film – quello dell’ideazione ed elaborazione creativa tra Roma ed Assisi e la Palestina tra il 1962 e il 1964 e quello della realizzazione delle riprese, del montaggio e della produzione del film.

L’ultima sezione, intitolata Tra Gruppo Uno e Gruppo 63. Nuove tecniche di immagine. Sculture di Gastone Novelli, Achille Perilli, Toti Scialoja. Nicola Carrino, Nato Frascà, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini ed esposta nella Sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi con appendice al MUSMA, presenta importanti opere d’arte realizzate dai principali protagonisti del dibattito artistico dei primi anni Sessanta per aiutare a comprendere i nuovi orizzonti della scultura italiana negli anni in cui si guarda alle nuove tecniche d’immagine teorizzate da Giulio Carlo Argan e a Venezia la Pop-Art trova la sua consacrazione ufficiale.

Luogo: Matera, Museo nazionale d’arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi e MUSMA

Orario: Museo di Palazzo Lanfranchi 9.00 – 20.00 Chiuso il Mercoledì / Musma 10.00 – 14.00 e fino a settembre 16.00 – 20.00 Chiuso il Lunedì

Telefono: 0835.256211 – 327.0761609

Sito web: http://www.artibasilicata.beniculturali.it/

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