RAI Arte: La casa museo di Toti Scialoja
“È possibile che l’esperienza della pittura m’abbia permesso questo abbandono alla parola, fede nella parola, nel suono, indispensabili per fare poesia. La mia pittura nasce all’interno delle potenzialità del colore e della pennellata, da un agire nell’ignoto, giacché non vi è un’immagine che precede il quadro. Così non esistono né una problematica né un racconto che precedano la poesia: la poesia si costituisce all’interno della pregnanza della parola”. Così scriveva Toti Scialoja, artista poliedrico e prolifico, che la Fondazione a lui intitolata consente ora di conoscere e riscoprire attraverso un percorso museale ricco di opere, documenti originali e di memorie private. Riaperta dopo quindici anni in occasione della scorsa Giornata del Contemporaneo, la casa museo del pittore romano e di sua moglie Gabriella Drudi, dotata di un archivio dichiarato di interesse nazionale e di una vasta collezione che ripercorre le tracce dei rapporti stretti da Scialoja con gli amici artisti, vuole proporsi come un luogo aperto al dialogo e alla ricerca estetica, in particolare nell’anno del centenario della nascita di Scialoja.